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24 ottobre 2008

Iettatura

Oggi 24 ottobre 2008: mio sesto giorno in Florida, nella stagione che dovrebbe essere la migliore (soleggiata e asciutta), patisco l'ennesima giornata di maltempo. Le previsioni danno ulteriori temporali nel pomeriggio.
Inizio seriamente a pensare che la sfiga non è una motivazione sufficiente, ci deve essere dell'altro, qualcosa di malefico.
Sono giunta alla conclusione che le mie colleghe mi stanno facendo una bambolina voodoo. Nel sortilegio ritengo inoltre probabile la collaborazione della docente italiana (cfr. post 7 ago 08, "Prepartenza con partenze") che, tornata a Greencastle venerdì scorso, ha fatto precedere l'arrivo da una mail nella quale mi chiedeva una mano per curare i suoi cinque (5!) figli durante il week-end. Le ho detto dove sarei andata.
Ha ragione mia madre bisogna stare zitti: l'invidia è una brutta bestia e alcune persone sono veramente capaci di farti il malocchio.
L'aspetto e l'atteggiamento delle donne sopracitate avrebbero messo in allerta chiunque, io, al contrario, ho condiviso la mia gioia in modo ingenuo, inconscio e sincero.
Maledetta me e le mie convinzioni positiviste!
Giuro che non snobberò più le credenze popolari, se sopravvissute per secoli avranno il loro bel perché!
Ora sconto la pena che non mi merito, piegata ogni tanto da fitte alla pancia per cui do la colpa al ciclo in arrivo, ma ora capisco che pure il continuo trapano dei lavori in corso dove abita D. non è puro caso.
Come si fa a liberarsi da una iettatura?

23 ottobre 2008

Key West

Ieri la mia gentilissima ospite si è persino presa un giorno di ferie per liberarmi dalla mia lazyness e mostrarmi qualcosa oltre la spiaggia più vicina a casa.

Così verso le nove e mezza eravamo in auto dirette a Key West. L'ultima selle isole Key dove si trova il punto più a sud degli Stati Uniti, da dove, nei giorni, più limpidi si può persino vedere Cuba. Naturalmente era nuvoloso, anzi minacciava pioggia, quella che è arrivata.


Descrizione di D. a tre quarti del tragitto.
"Ottobre e Novembre sono i mesi migliori in Florida: non piove praticamente mai... sì, devi essere tu. I temporali si concentrano in Giugno e Luglio, ma oggi non ho parole... Hai ragione, sei sfigata. I miei tergicristalli, giuro, non sono mai andati così velocemente!
E poi, pure la pompa. Con tutti i distributori di benzina siamo riuscite a finire nell'unico con la pompa malfunzionante ed estremamente lenta. Dove per altro abbiamo incontrato cinque rednecks (n.d.r. i già citati tamarri che popolano il mid-west caratterizzati dai modi grossolani e dal pickup) del Kentucky, uno dei quali (occhiale a specchio, capello biondo brizzolato e chopper) ti ha fatto notare che, abitando tu in Indiana, siete neighbours! Ahahaha! Ovviamente con pacca sulla spalla per l'apprezzamento. L'Indiana life style ti perseguita."
"Già - ho risposto - come vedi quando mi lamento qualche motivo ce l'ho ihihi..."

Uno sguardo all'orizzonte grigio che non si vedeva e c'è passata la voglia di ridere. "Un giorno di ferie e non vedi un casso!"
Sul punto di tornare indietro (dopo già tre ore percorse) l'acqua ci ha dato una tregua. Siamo arrivate a Key West ed io sono andata a fare le classiche foto da turista nel punto dove speravo di vedere e magari fotografare Cuba, invece mi son dovuta accontentare dell'anomalo storming.




Abbiam colto l'attimo per pranzare con un (e dico uno non a caso) raggio di sole sulla schiena e scattare delle foto per l'isola





che in questo periodo si riempie di turisti, più o meno gay come da tradizione, per un carnival all'insegna di una grottesca volgarità molto kitsch con i suoi lati ironici e divertenti.








Passate davanti al museo di arte dove ho perso tempo a farmi ritrarre in pose intelligenti è ricominciato a piovere, meglio diluviare e ci siamo rifugiate sotto la tenda di un negozio tra un misto di deutsch-redneck.
Oggi che la pigrizia torna a far da padrona me ne andrò a zonzo per South Beach e, complici le nubi, sarò costretta a darmi allo shopping che mi è impossibile in Greencastle (anche quello da povera, tipo un paio di jeans) sperando che il tempo cambi.

Però magari corsettina sulla spiaggia... Nonostante la sfiga se non fossi in me m'invidierei.

21 ottobre 2008

Finalmente Miami

Miami è veramente una figata. Incipit sicuramente poco (per nulla signorile), ma tant'è.

Arrivare non è stato facile. Le navette dall'università erano solo venerdì, io sarei partita il sabato. Ho lasciato un annuncio sulla bacheca on-line della DePauw e deciso di acquistare un cellulare per evitare qualsiasi rischio di non essere trovata.
Mi ha risposto un docente della scuola di musica dicendomi che sabato si sarebbe recato col partner all'aeroporto, ma la mattina. Se non trovavo di meglio potevo unirmi.
Rispondo grazie, gli avrei dato conferma a inizio settimana. Acquisto il telefonino con l'ausilio di un commesso con gli occhi più azzurri che ricordi e mando la conferma al prof.
Questi mi risponde chiedendomi se lunedì abbia per caso preso un cellulare da un tal B. da Walmart: è il suo compagno. Dico “yes, that's wild” e gasata mi preparo per il viaggio che si annuncia curioso sin dagli esordi.
Un'ora di auto con una coppia gay, uno dei quali è un pianista: già mi figuro il personaggio un po' bohèmien.
Arrivano e dalle apparenze non lo sembra, ma quelle non contano.
Mi chiedono dove vado, rispondo e giro la domanda: Disneyland. Una valanga copre ogni poesia. Mi consolo facendomi sistemare il telefono e, inoltre, sono gentilissimi; guadagno pure un altro invito per il Thanksgiving, bene.

Arrivo all'aeroporto alle undici e mezza, aereo alle tre e mezza del pomeriggio. Un'ora di ritardo passo il tempo tra snack e caffè per evitare di addormentarmi. Dormo invece per buona parte del viaggio: appena salita non mi rendo nemmeno conto di decollare.
Scatto delle foto. La seguente è dove andrò: Miami beach.

Finalmente verso le otto di sera sono a casa di D. Proprio a South Beach...WOW!
Il giorno dopo è nuvoloso. L'amica mi confida che devo essere io (concordo): non ricorda una giornata così grigia. Al contrario Miami stupisce per quanto è luminosa.
Niente mare, dunque. Mi porta a fare un tour e si lamenta delle foto che scatto.






Poi però ho recuperato: oggi spiaggia dalle sei e un quarto del mattino, sino alle cinque e mezza di sera. No, non ci si annoia.