21 ottobre 2008

Finalmente Miami

Miami è veramente una figata. Incipit sicuramente poco (per nulla signorile), ma tant'è.

Arrivare non è stato facile. Le navette dall'università erano solo venerdì, io sarei partita il sabato. Ho lasciato un annuncio sulla bacheca on-line della DePauw e deciso di acquistare un cellulare per evitare qualsiasi rischio di non essere trovata.
Mi ha risposto un docente della scuola di musica dicendomi che sabato si sarebbe recato col partner all'aeroporto, ma la mattina. Se non trovavo di meglio potevo unirmi.
Rispondo grazie, gli avrei dato conferma a inizio settimana. Acquisto il telefonino con l'ausilio di un commesso con gli occhi più azzurri che ricordi e mando la conferma al prof.
Questi mi risponde chiedendomi se lunedì abbia per caso preso un cellulare da un tal B. da Walmart: è il suo compagno. Dico “yes, that's wild” e gasata mi preparo per il viaggio che si annuncia curioso sin dagli esordi.
Un'ora di auto con una coppia gay, uno dei quali è un pianista: già mi figuro il personaggio un po' bohèmien.
Arrivano e dalle apparenze non lo sembra, ma quelle non contano.
Mi chiedono dove vado, rispondo e giro la domanda: Disneyland. Una valanga copre ogni poesia. Mi consolo facendomi sistemare il telefono e, inoltre, sono gentilissimi; guadagno pure un altro invito per il Thanksgiving, bene.

Arrivo all'aeroporto alle undici e mezza, aereo alle tre e mezza del pomeriggio. Un'ora di ritardo passo il tempo tra snack e caffè per evitare di addormentarmi. Dormo invece per buona parte del viaggio: appena salita non mi rendo nemmeno conto di decollare.
Scatto delle foto. La seguente è dove andrò: Miami beach.

Finalmente verso le otto di sera sono a casa di D. Proprio a South Beach...WOW!
Il giorno dopo è nuvoloso. L'amica mi confida che devo essere io (concordo): non ricorda una giornata così grigia. Al contrario Miami stupisce per quanto è luminosa.
Niente mare, dunque. Mi porta a fare un tour e si lamenta delle foto che scatto.






Poi però ho recuperato: oggi spiaggia dalle sei e un quarto del mattino, sino alle cinque e mezza di sera. No, non ci si annoia.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Lilly,
le foto sono bellissime, mi viene voglia di mare,cerca di riposare
per ricaricarti, così potrai ritornare alla Depauw piena di vita.
Bacioni mamma e papà.

Anonimo ha detto...

che invidia!!!!

francesco

lili ha detto...

@mamma, papà - riposo, riposo :-)

@francesco - anch'io m'invidierei (cfr. post di oggi :-)))