19 agosto 2008

Not just the plumber

Ecco, ecco la parola, l'avevo sulla punta della lingua! Una tra quelle che s'imparano in prima media, ma poi quando ti tocca usarla, mannaggia, non ti viene e allora te ne esci con un "the man repairing the toilet": orrible! Anyway the plumber, I'll keep it in mind, soprattutto dopo la corsa che ho dovuto fare stamattina per raggiungere i WC della mensa... Avevamo il water rotto e giustamente, io, ho pure il ciclo. Dunque non solo senza bidet, ma nemmeno il cesso... pratico!

Le mie coinquiline apparivano tranquille e sembrava non risentissero del disagio. A loro dà più noia non avere l'aria condizionata (di cui non c'è assolutamente bisogno). Dev'essere che le coreane non vanno in bagno.
In tarda mattinata l'idraulico è arrivato. Ha aperto la porta d'ingresso, si è affacciato e, quando mi ha vista, ha annunciato: "Hi, I'm the plumber". Great.
Ho colto l'occasione per fargli controllare la doccia e così ci ha portato una cornetta nuova. Perfect.

Purtroppo ho cantato vittoria troppo presto: Sooran, una delle mie coinquiline mi ha appena comunicato che il water si è nuovamente inceppato. Stavolta è visibilmente scocciata, se pur in modo pacato: dev'essere lo stile asiatico o più probabilmente il fatto che non si senta bene. Ieri sera, infatti, mentre parlava al telefono ha mostrato notevoli abilità negli acuti e voce concitata. L'altra coinquilina (Erica) mi ha spiegato che si stava lamentando con la madre.

Morale: non tutto è come sembra :-)

Il problema attuale, dunque, resta l'alloggio. Una parte di me vorrebbe cambiarlo e chiede una stanza singola come tutte le altre Teaching Assistant. Non si sa perché io sia l'unica a stare in doppia e, per di più, in una stanza dalle dimensioni ristrette. Stasera, inoltre, ho scoperto che il letto a castello, che già mi dava l'impressione di essere troppo alto e instabile, è in realtà composto da un letto appoggiato sopra un altro. Me l'ha fatto notare la francese (giovane, ma scafata) sollevandolo. Quando si dice "norme di sicurezza".

Nonostante ciò l'anima vintage (o decadente?) che ho se ne è già innamorata.
Appena entrati ci si trova in una grande stanza occupata da un divano, due poltrone e due tavolini di cui uno più alto per mangiare. Sulla destra c'è la cucina comoda e funzionale, mentre la porta a sinistra introduce al corridoio che porta alle stanze e, in fondo, al bagno.

Quest'ultimo, superato lo shock, è tra le stanze che rivestono maggior fascino: piccolo e molto vecchio, ha un'asse tondo, in un legno che fu laccato di bianco. Il lavello è piccolo, ma tutt'intorno i ganci non mancano, quindi ci si potrebbe adattare bene.
Pareti e porte sono bianche, ma lontano dal color elettrodomestico delle case nuove, sfatto.
Sotto i piedi il parquet marrone che cigola ad ogni passo, specie nel corridoio che inquieta Sooran.

Al momento devo ammettere che il tutto versa in pessime condizioni: non abbiamo ancora pulito se non l'indispensabile e ci limitiamo alla sopravvivenza...












Le mie coinquiline sono stanche (quella nella foto è Erica che si è addormentata lasciando il mac vicino al cuscino) mentre io prendo tempo, o meglio, cerco di capire come muovermi. Puntare i piedi e chiedere un trasloco altrove, incrociando le dita per i coinquilini, o accettare, rischiando la vita ogni notte, e soprattutto mattina, mentre scendo dal letto? Questo il dilemma. In realtà ci sarebbe anche il problema con le prese della corrente: molte non funzionano e mi accorgo solo ora che alla cucina manca la porta. Calcolando che Sooran ha intenzione di cucinare... (adesso ore 23:00 sta cuocendo il salmone, però mi ha chiesto scusa per eventuali odori. In fondo non puzza tanto: fan più le mie zuppe invernali).

Nel tunnel.

La mia compagna di stanza mi ha appena regalato un astuccio e un segnalibro che ha portato dalla Corea. L'altra coinquilina sono tre giorni che mi presta oggetti che dovrò acquistare almeno in parte. Entra in gioco anche il risvolto emotivo. Not just the plumber.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

..ma se io avessi previsto tutto questo, dati cause e pretesto,le attuali conclusioni...
..nemmeno dentro al cesso posiedo un mio momento....

...on the road again...

PS:fammi sapere quando vai in the city,avrei bisogno di un favorone visto che sei negli USA

salutissimi
mao

Anonimo ha detto...

evviva la lilli!
eccomi per la prima volta a scriverti sul tuo mitico blog che mi piace un sacco! speravo di trovarvi tue notizie fresche fresche e sono stata accontentata!
....quante cose di già!!
cavoli, certo che alla manutenzione delle case non tengono molto nel campus! hai avuto modo di capire come sono le altre case? in ogni caso, meno male che dormi sopra!!
baciiii, robi

Enrico ha detto...

ahhhhh ma che spettacolo, non ho mai risposto ad un blog.

Apro la posta e (sorpresa) ma tu guarda la Dott.sa Boninsegna....sarà sopravvissuta alla dieta americana??

sembra di sì.

Io sono reduce dalle vacanze germaniche dove ogni volta che all'ingresso degli hotel (....devo dire che le ferie sono state brevi ma ho tenuto alto il profilo acquisti, chiedendo spesso le junior suite anche perchè all'estero, leggi oltre il confine, costano dalla metà ad un terzo che nell'italico paese)ho chiesto una stanza senza dare evidenza della italica provenienza...sorpresa gli Italiani pagano prima!!!!!! Nel senso che gli altri clienti hanno solo fatto il check in e basta...noi si paga subito.
Ti viene in mente subito "il rigatino" di Amici miei che il conte Mascetti metteva in pratica per non pagare il conto.
In compenso molti americani a Salisburgo, Regensburg, Monaco, Fussen (ah loro non pagano prima...).

Ottima occasione per imparare qualche parolaccia in coreano (scrivimene alcune...ci tengo e potrebbero servirmi per l'oriente).

ps. non ti chiedo di spedirmi l'iphone anche perchè lo faranno in tanti (scherzo).

A presto

Enrico

lili ha detto...

@mao - on the toilet dunque: oggi comunque funzionava nuovamente e non si sa perché ci hanno cambiato l'asse. Certo più igienico di quello anni '5o, ma vuoi mettere il fascino? ah ah ah
Ok per il favore.

@robi - evviva la mia sposa preferita e il suo letto a due piazze! Sopra o sotto fa poca differenza: c'è un'asse unica. L'ho scelto per la luce.
Mi sa che le case sono tutte simili. Ma io chiedevo solo una singola. Ad ogni modo oggi è arrivato pure l'elettricista: dovevamo semplicemente azionare una levetta. Vallo a sapere!

@enrico - sono contenta per le tue vacanze (ottima scelta quella alemanna) e felice di leggerti qui.
Riguardo le italiche abitudini concordo pienamente. Pensa che sono stata l'unica Teaching Assistant ad arrivare il giorno richiesto. Gli altri dopo. Spiegazione del tedesco? costava meno il volo. Ma vaff. (con invidia). Altro che rigatino, bollita come un rigatone.

Anonimo ha detto...

ma io lo dicevo perchè dato il letto poco stabile almeno non rischi che qualcuno ti cada in testa.... comunque bene, luce e bagno funzionano e già non è male!
qui tutto bene, milano (come l'ufficio!) è deserta, non l'avevo mai vista così, troppo bella! robi